mercoledì 22 luglio 2015

Peschiera: Sfiduciato il sindaco Luca Zambon, il suo destino appeso a un filo per le prossime 48 ore

Alla fine è successo quello che in molti si aspettavano da tempo. I veleni di questi ultimi mesi, le accuse di mancanza di trasparenza amministrativa, non lasciavano alcun dubbio, le politiche di Zambon non sono più gradite alla maggioranza del Consiglio Comunale. Venerdì 17 è stata depositata la mozione di sfiducia, firmata dai dissidenti ex Pd Capriglia e Baratella; dai grillini Toselli Spreafico; dagli azzurri di Forza Italia, Falletta, Di Palma e Bruschi; dall'esponente della lista civica Noi di Peschiera, Chiara Gatti e dal Presidente del Consiglio Comunale Antonella Parisotto, nella conferenza dei capogruppo di lunedì 20 luglio il Presidente del Consiglio Comunale ha chiesto di inserire la mozione nell'ordine del giorno secondo il regolamento in vigore. Infatti la mozione va discussa in Consiglio comunale tra il 10° e il 30° giorno successivi al suo deposito. Il segretario comunale appena nominato ha messo in discussione l’iter procedurale, adducendo obiezioni sulle firme scansionate poste sul documento e ha chiesto tempo per verificare la situazione. La decisione dovrà avvenire entro giovedì 23 luglio, ultimo giorno utile per la modifica dell’ordine del giorno del Consiglio comunale già indetto. Antonella Parisotto dal canto suo ha fatto sapere che nell'ultimo anno anche altri documenti per il funzionamento del Consiglio Comunale hanno seguito la stessa procedura in materia di firma, per cui se non dovesse essere inserita la mozione di sfiducia che metterebbe la parola fine all'amministrazione Zambon, vorrebbe dire che alcuni atti di questa Amministrazione sono illegittimi. Intanto i Consiglieri del Partito Democratico fanno sapere con un comunicato stampa che risultano incomprensibili le motivazioni politiche della mozione di sfiducia  e aprono alle forze di minoranza: «…che hanno già dimostrato di essere capaci di guardare agli interessi della città…». In pratica piuttosto di andare alle elezioni dopo un anno di commissariamento, il PD è disposto a trovare un accordo con alcuni elementi accondiscendenti della minoranza per amministrare ancora la città. Questa ultima affermazione dei Consiglieri del PD sembra più una strategia politica per rompere il fronte anti-Zambon,  gli interessati smentiscono categoricamente che ci possa essere qualsiasi tipo di inciucio con questa Amministrazione.Fonte: 7giorni

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