martedì 17 gennaio 2017

Pittura e Arte: La pittura napoletana novecentesca di Attilio Pratella

Attilio Pratella (Lugo, 1856 – Napoli, 1949) - "I gradoni di Chiaia"

Di origine romagnola, si iscrisse inizialmente all'Accademia delle Belle Arti di Bologna. Ottenuta una borsa di studio, si trasferì a Napoli dove studiò al fianco di Puccinelli, Palizzi e Morelli. Qui esercitò la sua attività artistica fino alla morte, affiancato da Casciaro e Dalbono.
Anch'egli, come Casciaro e numerosi altri artisti attivi nella città campana, predilesse la tecnica del pastello e riprese le tematiche della cosiddetta Scuola di Posillipo, superando, rispetto ad altri pittori coevi, l'aspetto puramente pittoresco e realizzando opere di grande perfezione stilistica e di alta suggestione poetica.
A partire dal 1881, espose ininterrottamente nelle mostre napoletane della Promotrice Salvator Rosa, che l'occuperà fino al secondo decennio del Novecento.
A partire da questo momento, infatti, infastidito dal rumore creato attorno ai grossi nomi della pittura napoletana novecentesca, non partecipò più alle mostre collettive, preferendo a queste esposizioni personali.
Pittori anche i figli: Ada, Fausto e Paolo.
Dopo la morte le città di Napoli e di Luogo di Romagna gli hanno intitolato una strada.

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